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21 settembre 2019

Numeri di Fibonacci e potenze perfette

Tutti conoscono la successione di Fibonacci F_n, definita per ricorrenza come F_0=0, \quad F_1=1, \quad  F_n=F_{n-1}+F_{n-2} e i cui primi termini sono 0, \,1, \,1, \,2, \,3, \,5, \,8, \,13, \,21, \,34, \,55, \,89, \,144, \ldots Una domanda naturale è quali siano numeri di Fibonacci che siano anche quadrati perfetti, o cubi perfetti o, più generalmente, n-esime potenze perfette. Semplici esperimenti al calcolatore suggeriscono la seguente
Congettura: Le sole potenze perfette nella successione di Fibonacci sono 1, 8, 144.
Come spesso accade in Teoria dei Numeri, un enunciato ingannevolmente semplice nasconde un problema molto difficile. Infatti, la Congettura è vera, ma la dimostrazione completa si è avuta solo pochi anni fa, per mezzo di tecniche simili a quelle utilizzate per la dimostrazione dell’Ultimo Teorema di Fermat.

Sembra che il problema sia stata proposto (indipendentemente) da Moser-Carlitz e Rollet nel 1963. Il caso dei quadrati fu risolto (ancora indipendentemente) da Cohn e Wyler nel 1963. Quello per i cubi è invece un risultato della dissertazione dottorale di Finkelstein (1964).

Nei decenni successivi furono proposte varie dimostrazioni per specifici valori di n, finché il caso generale venne risolto nel 2006 da Bugeaud, Mignotte and Siksek in un complesso lavoro su Annals of Mathematics [1].

Per ulteriori dettagli, il lettore può consultare il post su MathOverflow [2] e il survey paper [3].


Riferimenti.

[1] Y. Bugeaud, M. Mignotte, S. Siksek: Classical and modular approaches to exponential Diophantine equations. I. Fibonacci and Lucas perfect powers, Annals of Mathematics 163 (2006), 969-1018.


[3] V. Andreijc: On Fibonacci powers, Univ. Beograd. Publ. Elektrotehn. Fak., Ser. Math 17 (2006), 38-44.

08 settembre 2019

La congettura di Pólya

Considerato l’insieme M(n) dei numeri naturali minori o uguali a n, possiamo considerare la sua partizione formata dai due sottoinsiemi O(n) e E(n), dove O(n) sono gli elementi di M(n) aventi un numero dispari di fattori primi (contati con molteplicità) e E(n)  sono quelli aventi un numero pari di fattori primi.

Nel 1919, il matematico ungherese G. Pólya congetturò [1] che O(n) è sempre più numeroso di E(n), ossia che “più della metà” dei numeri naturali possiede un numero dispari di fattori primi distinti. Questa divenne nota come congettura di Pólya [2].

In termini tecnici, la congettura di Polya si può esprimere come L(n) = |E(n)|-|O(n)|= \sum_{k=1}^n \lambda(k)  \leq 0, dove \lambda(k)  è la funzione di Liouville, che vale 1 se k ha un numero pari di fattori primi (sempre contati con molteplicità) e -1 altrimenti.

La congettura di Pólya è verificata fino a valori di n superiori a 900 milioni.  Tuttavia, essa venne confutata da C. B. Haselgrove nel 1958 [3], e il primo controesempio esplicito (n=906180359, per il quale L(n)=1) venne esibito da R. S. Lehman nel 1960 [4]. Oggi si sa che il più piccolo controesempio è n = 906150257, come dimostrato da M. Tanaka nel 1980 [5].

Questo è un tipico esempio che mostra come la mera evidenza numerica di un dato risultato aritmetico, anche per numeri che ci sembrano piuttosto grandi, implica ben poco riguardo la sua validità generale.

I primi valori di n per i quali L(n)=0 sono n=2, \, 4, \, 6, \, 10, \,16, \, 26, \, 40, \, 96, \, 586, \, 906150256, \ldots
vedi la successione OEIS A028488. Recentemente, è stato dimostrato che la funzione L(n) cambia segno infinite volte, vedi [6] e [7].


G. Pólya (circa 1973, fonte Wikipedia)

Riferimenti.

[1] G. Pólya: Verschiedene Bemerkungen zur Zahlentheorie, Jahresber. deutschen Math.-Verein. 28 (1919), 31-40.
[3] C. B. Haselgrove: A Disproof of a Conjecture of Pólya, Mathematika (1958), 141-145.
[4] R. S. Lehman: On Liouville's Function,  Math. Comput. 14 (1960), 311-320.
[5] M. Tanaka: A Numerical Investigation on Cumulative Sum of the Liouville FunctionTokyo J. Math. (1980), 187-189.
[6] P. Borwein, R. Ferguson, M. J. Mossinghoff: Sign Changes in Sums of the Liouville Function, Mathematics of Computation 77 (2008), no. 263, 1681–1694.
[7] P. Humphries: The distribution of weighted sums of the Liouville function and Pólya’s conjecture, Journal of Number Theory 133 (2013), 545–582.