Se
G è un gruppo, diremo che un automorfismo di
f \colon G \to G è
interno se esso si ottiene per coniugazione con un elemento fissato di
G. Gli automorfismi interni formano un sottogruppo
\mathrm{Inn}(G) di
\mathrm{Aut}(G) che è caratteristico, in particolare normale; pertanto, si può considerare il gruppo quoziente
\mathrm{Out}(G) = \mathrm{Aut}(G)/\mathrm{Inn}(G), che è detto
gruppo degli automorfismi esterni.
Per
G=S_n, il gruppo simmetrico su
n elementi, sussiste il seguente sorprendente risultato.
- Se n \neq 6, allora ogni automorfismo di S_n è interno, in altre parole \mathrm{Inn}(S_n)=\mathrm{Aut}(S_n) e \mathrm{Out}(S_n)= \{1\}.
- \mathrm{Inn}(S_6) ha indice 2 in \mathrm{Aut}(S_6), dunque \mathrm{Out}(S_6)=\mathbb{Z}_2.
La prima parte di questo teorema si basa su un semplice argomento combinatorio, vedi
[Se40]. Per quanto riguarda la seconda parte, la scoperta del fatto che
S_6 rappresenti un caso eccezionale per il gruppo degli automorfismi è dovuta a O. Hölder
[H895]. Oggi sono note varie dimostrazioni, e qui riporteremo quella presentata in
[Rot95].
Innanzitutto, si dimostra che esiste un sottogruppo transitivo
K di
S_6 avente ordine
120 e che non contiene trasposizioni. Ciò segue dal fatto che
S_5 agisce transitivamente per coniugio sui sei
5-Sylow di
S_6, dando un monomorfismo
S_5 \to S_6. Dunque
K è una "copia esotica” di
S_5 in
S_6 (si noti che le copie date dalle immersioni naturali fissano un elemento, dunque non sono transitive).
Dopodiché, si fa vedere che
K ha esattamente sei coniugati in
S_6, e che pertanto l’azione di coniugio di
S_6 sull’insieme
X di tali coniugati fornisce un omomorfismo di gruppi
S_6 \to \mathrm{Perm}(X); identificando
X con l’insieme
\{1, \ldots, 6\}, ciò dà un omomorfismo
f \colon S_6 \to S_6, che risulta essere un automorfismo.
L’automorfismo
f non è interno, dato che non manda trasposizioni in trasposizioni, mentre ogni automorfismo interno preserva la struttura ciclica. Ciò mostra che
\mathrm{Out}(S_6) è non banale. La dimostrazione viene quindi conclusa facendo vedere che
f^2 è interno e che non esistono altri automorfismi non-interni, a meno di composizione con elementi di
\mathrm{Inn}(G).
Per ulteriori dettagli, altre costruzioni e riferimenti alla letteratura, il lettore può consultare la corrispondente
pagina Wikipedia.
Riferimenti.[H895] O.
Hölder
: Bildung zusammengesetzter Gruppen,
Mathematische Annalen 46 (1895).
[Rot95] J. Rotman: An introduction to the theory of groups, Springer 1995.
[Se40]I E. Segal:
The automorphisms of the symmetric group,
Bull. Amer. Math. Soc.
46 (1940), no. 6.