Il grande matematico francese André Weil (1906-1998), noto per il suoi contributi fondamentali alla Geometria Algebrica e alla Teoria dei Numeri, oltre che per essere uno dei membri fondatori del Gruppo Bourbaki, si trovava in Finlandia allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (settembre 1939), e fu lì coinvolto in una disavventura che solo per una buona dose di fortuna non andò a finire male.
Nel corso di una perquisizione nel suo appartamento di Helsinki, vennero infatti trovate delle lettere del matematico russo L. Pontryagin e alcune di "N. Bourbaki, generale del principato di Poldavia" (una nazione fittizia inventata dai membri del gruppo). Ciò bastò a farlo scambiare per una spia russa, e il 30 novembre venne imprigionato in attesa di conoscere il suo destino.
Qualche giorno dopo, il capo della Polizia incontrò per caso ad un ricevimento il celebre matematico R. Nevanlinna, e gli disse: "Domani probabilmente fucileremo una spia russa, che afferma di essere un matematico e di conoscerla. In genere non l'avrei disturbata per una tale sciocchezza, ma visto che ci troviamo qui ho pensato che volesse farsi due risate". "Ah, e come dice di chiamarsi?" "André Weil".
Fonte: A. Weil, Souvenirs d'apprendissage, Birkhauser 1991.
A. Weil (fonte Wikipedia) |
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