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26 settembre 2020

Less is more

Una "letter of reference" per l'ammissione a Princeton, scritta da Richard Duffin e indirizzata a Solomon Lefschetz (11 febbraio 1948).

Lo studente diciannovenne in questione si chiamava John F. Nash Jr., e la sua presentazione consiste di una singola frase: "He is a mathematical genius".




Fonte: The De Morgan Forum (London Mathematical Society)

22 settembre 2020

La dimostrazione originale di Cantor della non-numerabilità dell'insieme dei numeri reali

 La dimostrazione della non-numerabilità di \mathbb{R} che viene insegnata di solito al primo anno di università è quella basata sul ben noto procedimento diagonale [W], introdotto da Georg Cantor nel 1891 [C1891].

Meno nota è invece la dimostrazione originale di questo profondo risultato, che Cantor pubblicò nel 1874 [C1874] e che vogliamo qui proporre usando la terminologia moderna. Il punto di partenza è il seguente risultato generale di carattere topologico [M2014, Proposizione 4.46], oggi noto come 

Lemma di Cantor. Sia K_1 \supset K_2 \supset K_3 \supset \ldots una catena numerabile di chiusi non vuoti e compatti di uno spazio topologico X. Allora \bigcap_{n \geq 1} K_n \neq \emptyset

Dimostrazione. Se il risultato fosse falso, la famiglia \{K_1-K_n\}_{n \geq 1} sarebbe un ricoprimento aperto di K_1. Siccome K_1 è compatto, si potrebbe estrarre da tale ricoprimento un sottoricoprimento finito, ottenendo K_1=\bigcup_{j = 1}^t (K_1-K_{n_j}) Ciò implicherebbe \bigcap_{j = 1}^t K_{n_j}=\emptyset, una contraddizione dato che tale intersezione è uguale a K_{n_t}. \square

Osservazione: È importante notare che l'ipotesi di compattezza dei K_n è essenziale, altrimenti si costruiscono facilmente controesempi del tipo X=\mathbb{R}-\{0\} e K_n=[-1/n, \, 1/n] \cap X.

Siamo ora pronti ad illustrare l'idea della dimostrazione originale di Cantor.

Teorema (Cantor, 1874). La retta reale è non numerabile.

Dimostrazione. Supponiamo per assurdo che \{x_n\} sia una successione che enumera i reali;  dimostreremo che, dato un qualsiasi intervallo (a, \, b), esiste sempre un numero reale y \in (a, \, b) che non appartiene ad essa. 

Si costruiscano in modo ricorsivo due successioni \{a_n\}, \{b_n\} nel modo seguente: siano a_1, b_1 (con a_1 <b_1) i primi due elementi della successione \{x_n\} che sono contenuti in (a, \, b), siano a_2, b_2 (con a_2 < b_2) i primi due elementi della successione che sono contenuti in (a_1, \, b_1)siano a_3, b_3 (con a_3 < b_3) i primi due elementi della successione che sono contenuti in (a_2, \, b_2) e così via. 

Osserviamo che, dato un qualsiasi elemento x_n della successione originaria, esiste t \in \mathbb{N} tale che  x_n \notin [a_t, \, b_t]Infatti, si scelga t \in \mathbb{N} tale che a_t=x_k e b_t=x_r, con k, \, r >n; allora, per come sono state costruite le successioni \{a_n\} e \{b_n\}, deduciamo x_n \notin(a_{t-1}, \, b_{t-1}) e quindi x_n \notin [a_t, \, b_t], come affermato.

Ora, per il Lemma di Cantor sappiamo che  la catena decrescente di compatti [a_1, \, b_1] \supset [a_2, \, b_2] \supset [a_3, \, b_3] \supset \ldots ha intersezione non vuota. Se y è un elemento in tale intersezione, per quanto appena detto si ha necessariamente y \notin \{x_n\}, contraddizione.   \square

Questa elegante dimostrazione usa in modo essenziale il fatto che gli intervalli chiusi di \mathbb{R} sono compatti (il che è equivalente all'Assioma di Completezza), vedi l'Osservazione sopra.  Per tale motivo, Cantor non ne fu pienamente soddisfatto e continuò a cercare una dimostrazione della non-numerabilità di \mathbb{R} che non fosse basata sulla completezza. Ciò lo portò, quasi 20 anni dopo, a scoprire l'argomento diagonale.

Riferimenti.

[C1874]  G. Cantor: Über eine Eigenschaft des Inbegriffes aller reellen algebraischen Zahlen, Crelles Journal 77,  258 - 262 (1874)
[C1891] G. Cantor: Ueber eine elementare Frage der Mannigfaltigkeitslehre, Jahresbericht der Deutschen Mathematiker-Vereinigung. 1: 75–78 (1891)
[M2014] M. Manetti, Topologia (Seconda edizione), Springer Unitext 2014.
[W]  https://en.wikipedia.org/wiki/Cantor's_diagonal_argument

06 settembre 2020

Patterns that eventually fail

Come dimostrato in un recente post sul numero di regioni in cui un cerchio viene diviso unendo a due a due n punti sulla circonferenza, è sempre rischioso estrapolare una formula sulla base dei primi dati conosciuti.

Un esempio ancora più sorprendente (tratto dalla pagina Twitter di John Carlos Baez, @johncarlosbaez) riguarda la successione di integrali rappresentata in figura. 

Calcolandone i valori per i primi milioni di n, si ottiene sempre \pi/2. Si sarebbe incautamente tentati di pensare che si ottenga \pi2 per ogni valore di n, ma di fatto ciò è falso se n> e^{101} \cong 7.4  \times 10^{43}. Una spiegazione, basata sull'estrema lentezza della divergenza della serie armonica, è fornita nel blog di Baez [1].

Infatti, questi integrali sono ottenuti modificando i cosiddetti Integrali di Borwein [2], che presentano un pattern concettualmente simile (con la deviazione dal valore \pi/2 a partire da n=15).

 


Riferimenti.


01 settembre 2020

Two is better than one

Le statue che rappresentano un matematico sono piuttosto rare, ma ancora di più lo sono quelle che rappresentano due matematici.

A Ulica Podzamcze, nella città vecchia di Cracovia, esiste un monumento dedicato a Stefan Banach e Otto Nikodym, progettato nel 2016 da Stefan Dousa.  I due sembrano intenti a discutere in modo animato, probabilmente di Analisi Funzionale.