Il teorema dei due quadrati di Fermat (discusso in un precedente
post) afferma che un numero primo è somma di due quadrati se e solo se è della forma
4k+1. Viene dunque naturale chiedersi quale sia (se esiste) il minimo numero naturale
N_2 tale che ogni
n \in \mathbb{N} possa scriversi come somma di al più
N_2 quadrati (questo è il primo caso del cosiddetto
problema di Waring).
Nel 1770, J. L. Lagrange dimostrò il seguente sorprendente risultato, che implica
N_2 \leq 4.
Teorema. Ogni numero naturale n è somma di (al più) quattro quadrati.
Grazie all'
identità dei quattro quadrati di Eulero, è sufficiente dimostrare l'enunciato per
n numero primo. La dimostrazione originaria di Lagrange è nello spirito della classica discesa infinita di Fermat; le
dimostrazioni moderne che si trovano nei libri di testo utilizzano invece algoritmi di divisione generalizzati, nello spirito dell'algoritmo di divisione euclidea in
\mathbb{Z}[i] utlizzato da Dedekind per dimostrare il teorema dei due quadrati di Fermat.
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J. L. Lagrange (fonte: Wikipedia) |
Più precisamente, fu A. Hurwitz che a fine '800 si rese conto che un algoritmo di divisione euclidea nell'anello dei quaternioni interi
\begin{equation*} \begin{split} \mathbb{Z}[i, \, j, \, k]&= \{a+bi+cj+dk \, \, | \, \, a, \, b, \, c, \, d \in \mathbb{Z} \} \\ i^2 &= j^2 = k^2 = ijk = -1 \end{split} \end{equation*} portava ad una dimostrazione del teorema di Lagrange. L'approccio è tecnicamente più complicato che nel caso di
\mathbb{Z}[i], perchè
\mathbb{Z}[i, \, j, \, k] è un anello non commutativo. Per questo motivo, l'algoritmo di divisione viene implementato non in
\mathbb{Z}[i, \, j, \, k], dove non è possibile ottenere una stima efficiente del resto, ma in quello che è oggi chiamato l'
anello degli interi di Hurwitz \mathbb{Z}[i, \, j, \, k, \, w], ossia il sottoanello generato da
\mathbb{Z}[i, \, j, \, k] e dall'elemento semi-intero
w=\frac{1}{2}(1+i+j+k).
Il punto cruciale della dimostrazione di Hurwitz è far vedere che ogni primo reale si fattorizza in modo non banale in
\mathbb{Z}[i, \, j, \, k, \, w], esattamente come il punto cruciale della dimostrazione di Dedekind era far vedere che ogni primo congruo a
1 (mod
4) si fattorizza non banalmente in
\mathbb{Z}[i].
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A. Hurwitz (fonte: Wikipedia) |
Un'interessante domanda è se tutti gli interi si possano scrivere come somma di
tre quadrati. La risposta è negativa, come è facile convincersi osservando che un quadrato può essere congruo solo a
0,
1,
4 (mod 8). Da ciò segue, ad esempio, che nessun numero congruo a
7 (mod
8) è somma di tre quadrati. Quindi si ha effettivamente
N_2=4.
Più precisamente, nel
1798 Legendre dimostrò che un numero è esprimibile come somma di tre quadrati se e solo se non è della forma
4^k(8m + 7). Non si conosce, al momento, nessuna dimostrazione veramente elementare di questo risultato.