01 febbraio 2020

Matematici in pillole: V. I. Arnold

Il grande matematico russo V. I. Arnold (1937-2010), noto per i suoi fondamentali lavori sulla meccanica hamiltoniana, la geometria simplettica e la teoria delle singolarità, era anche famoso per le sue affermazioni estreme e a volte intenzionalmente provocatorie. Profondamente convinto che le teorie matematiche nascano dagli esempi e non viceversa, era solito criticare aspramente l'impostazione formalista à la Bourbaki.

Anche il suo metodo di insegnamento era peculiare. Docente chiaro e appassionato, aveva l'abitudine di inserire nelle sue dimostrazioni dei piccoli errori che gli studenti dovevano notare e correggere in tempo reale: questo era il suo concetto di "mantenere alta l'attenzione della classe".

Una volta, invitato dal suo collaboratore  Y. Eliashberg a Syktyvkar per tenere delle lezioni sulla stabilità del pendolo inverso,  dimenticò intenzionalmente di mettere il segno meno nella derivata $(\cos x)'=-\sin x$. Nessuno lo corresse, e lui continuò imperterrito a scrivere fino a quando i conti diventarono impossibili, dato che i termini che dovevano cancellarsi non lo facevano. Irritato, pulì la lavagna e ricominciò il calcolo da capo, stavolta senza commettere errori.

Dopo la lezione, Arnold si lamentò con Eliashberg dello scarso livello di preparazione degli studenti di Syktyvkar rispetto ai suoi studenti di Mosca. Il giorno dopo, alcuni studenti andarono da Eliashberg, lamentandosi a loro volta del fatto che un matematico così famoso non sapesse derivare la funzione coseno.

In rete possono essere trovate molte fotografie di Arnold nell'età matura. Per questo post ho scelto l'immagine di un Arnold giovane, che aveva appena risolto il 13mo problema di Hilbert e che, pochi anni dopo, avrebbe messo la sua firma su quei lavori per i quali sarebbe diventato la "A" nella Teoria KAM.

La foto è del 1957,  Arnold aveva 20 anni.

Fonte: 
B. Khesin, S. Tabachnikov (eds.): Memories of Vladimir Arnold, Notices AMS Vol. 59 (4)



Nessun commento:

Posta un commento